domenica 27 marzo 2016

Una botta al cerchio (Raggi) e una alla botte (piena e moglie ubriaca)

Chi sono i "risparmiatori" che avrebbero perso soldi con le dichiarazioni della Raggi su ACEA?
Chi gioca in Borsa, appunto, gioca.
Sa benissimo che la sua fortuna potrebbe rappresentare la rovina di qualcun altro e viceversa.
L'ipocrisia strumentale al consenso politico è vomitevole, specialmente se proviene da sinistra, presunta patria della comunità ideale paritaria.

Difendereste voi un miliardario che ha perso tutto al casinò?
A prescindere dalle modalità tecnico-finanziarie pur importanti (le dichiarazioni sono comunque state rilasciate a Mercati azionari chiusi), facciamo un passo indietro e iniziamo ad interrogarci se sia etico quotare in Borsa una "azienda" partecipata (mezza pubblica e mezza privata) che dovrebbe fornire energia ed acqua (cioè utenze primarie) a prezzi calmierati e chiari e non criptici, con voci in bolletta incomprensibili.
Stato e mercato vanno riequilibrati, ma non a colpi d'ascia - come vorrebbe Grillo - e neanche a colpi di "stock-option" - come vorrebbe Piazza Affari.
Come?
Non lo so, non ho velleità politiche, fornisco soltanto spunti di riflessione ai politici intellettualmente onesti per la ricerca della strada da seguire.

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