venerdì 26 agosto 2016

Sismografi, sismologi, esperti, opinionisti…

Il fatto è uno solo, ed è FISICO.

Una delle poche cose rimaste in piedi ad Amatrice è il campanile.
La struttura probabilmente più alta, più stretta e forse più antica del paese.
Ovvero la costruzione più a rischio di perdita di baricentro in un sisma ondulatorio o con scarico di pesi concentrati su un'area di base ristretta nel caso di un sussultorio.
Vale a dire: o cade subito su un fianco o si sbriciola su se stessa tipo torri gemelle.

Ad Accumoli, invece, la torre campanaria è crollata su una casa (apparentemente solida) uccidendone gli occupanti nel sonno.

Il campanile di Accumoli era stato anche restaurato da poco, il che significa che l'intervento umano ha potuto fare poco o nulla per evitare la tragedia.

La magnitudo è marginale, quando le costruzioni non sono pensate per resistere: già Fidia (2500 anni fa!) sapeva calcolare la giusta entasi di una colonna. 
Oppure: provate a far crollare una piramide.

PS: Mercalli e Richter non possono essere messe a confronto: la prima misura gli effetti sulle cose, la seconda misura l'intensità (energia, in joule) delle cause.
Inoltre epicentro ed ipocentro forniscono indicazioni utili per indagare su queste ultime.

giovedì 25 agosto 2016

Solidarietà "all'amatriciana"


All'indomani dell'ennesima tragedia – forse prevedibile, evitabile, limitabile, riducibile, non so – ho rilevato che molte persone hanno sfruttato il momento per mettersi in mostra.
Non è grave come saccheggiare le rovine, o speculare sulle ricostruzioni e sui palinsenti TV, d'accordo, ma come principio non vi si discosta molto: sempre di una sorta di sciacallaggio si tratta.
Analizziamo.

Partendo dal presupposto che se ti è crollata la casa in testa non pensi e non puoi pubblicare su un socialnetwork, capisco il post istintivo dettato dalla paura immediata e dal bisogno di sapere se i tuoi amici e i tuoi cari stanno tutti bene (ma basterebbe una telefonata, ove possibile), oppure quelli che richiedono o forniscono informazioni e consigli.

Tutti gli altri sono stati una inutile occupazione di spazio utile.

Alla fine non siamo molto diversi da Bruno Vespa che, dopo una clamorosa gaffe sui "pochi morti", interrompe l'unico intervento giustamente "polemico" di una sua ospite per lasciare spazio ad una inutile e fintamente incazzata carrellata sui terremoti del '900…

PS: Sulla raccolta fondi con i piatti di "amatriciana": va benissimo la solidarietà popolare spontanea, un po' meno che a farsene fregio siano personalità pubbliche e/o istituzionali che hanno a disposizione ben altri strumenti per aiutare chi ha perso tutto.

Un pensiero alle vittime e ai loro cari

mercoledì 10 agosto 2016

Sulle "cicciottelle",
i nani e le ballerine


Fui definito "nano digitale" per le mie caratteristiche fisicoprofessionali (168 cm di statura non sono certo misure da gigante) da un collaboratore interno di LINEA quotidiano.
L'estensore ebbe a pentirsene, passò un brutto quarto d'ora: la mia reazione non fu da gentiluomo.
Non lo fu perché non lo era stata neanche la modalità di diffusione, cioè: derisione alle spalle, ovvero DIFFAMAZIONE.
Se mi avesse deriso (INGIURIA) guardandomi in faccia, probabilmente ne avrei riso con lui e con i presenti.
E di gusto: la battuta era divertente, quasi geniale.

Il caso delle "cicciottelle" viene (giustamente, ma soltanto nelle modalità) catalogato come diffamazione a mezzo stampa.
Perché soltanto nelle modalità?
Perché è vero che lo "scivolone" stilistico (più che deontologico) si è consumato in assenza delle destinatarie dell'infelice categorizzazione, ma è pur vero che la reputazione delle interessate non è stata danneggiata: sono più simpatiche di prima a tutti (oltre che più note) e la "diffamazione" non era affatto destinata a pochi intimi.
Si potrebbe obiettare che ciò peggiorerebbe le cose, e in alcuni casi è vero, ma non in questo: la diffusione dell'infelice titolo non ha ridotto di una briciola la professionalità e la bravura delle atlete in questione.

Cattivo gusto? sicuramente.
Scuse? sicuramente.
Licenziamento in tronco? No, preferibile un declassamento, magari.

PS: tutti quelli che hanno chiamato nano Berlusconi, dalla Dandini ai Guzzanti, dove sono finiti?
Ah, già: quella è "satira"…

––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Un ripassino per chi scrive castronerie:

Reato di INGIURIA (art. 594 c.p.):
offendere l'ONORE o il DECORO di una persona PRESENTE.
Reclusione fino a sei mesi o multa fino a € 516,46.

Reato di DIFFAMAZIONE (art. 595 c.p.):
offendere l'altrui REPUTAZIONE in ASSENZA della persona offesa.
Reclusione fino ad un anno e multa fino a € 1032,91.

Reato di CALUNNIA (art. 368 c.p.):
denunciare, querelare, incolpare – anche in forma anonima o sotto falso nome – presso l'Autorità competente, una persona che si sa essere innocente.
Reclusione da due a sei anni, salvo i casi di aggravante.

NB: non è necessario che sia iniziato un procedimento penale a carico della persona ingiustamente incolpata del reato: è sufficiente la sola potenzialità che un tale procedimento si avvii (avviso di garanzia e indagini preliminari) a prefigurarne il danno d'immagine (morale e materiale) e la conseguente richiesta di giustizia e/o indennizzo.

Per maggiori informazioni consultare il Codice di procedura penale.